La MotoGP sbarca in India: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo tracciato

Il prossimo weekend l’India ospiterà per la prima volta nella storia una gara di MotoGP. Teatro dell’evento sarà il Buddh International Circuit, dove i piloti saranno impegnati nel tredicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2023. Conosciamo meglio il tracciato e come è stato valutato dagli addetti ai lavori

 

L’India è pronta ad accogliere per la prima volta il Motomondiale!

Nel fine settimana del 23 e 24 settembre, il Buddh International Circuit di Greater Noida ospiterà le gare di Moto3, Moto2 e MotoGP, essendo stato scelto come teatro della tredicesima tappa del Campionato del Mondo 2023.

Un appuntamento storico per l’India e anche per la MotoGP stessa, visto che queste due realtà non si erano mai incontrate prima.

Proviamo, allora, a conoscere meglio il circuito che vedrà impegnati alcuni dei motociclisti più forti del Pianeta e quali sono state le prime reazioni. Tra disguidi tecnici, lunghe attese e tanta curiosità.

MotoGP in India, una prima volta da ricordare

Circuito famoso a livello internazionale per aver ospitato tutte e tre le edizioni del GP d’India di Formula 1 tra il 2011 e il 2013, il Buddh International Circuit tra pochi giorni accoglierà sul proprio asfalto anche le ruote della MotoGP.

Tanta è la curiosità per capire quali saranno le sensazioni dei piloti in pista e quali le loro prestazioni, oltre che, ovviamente, conoscere il nome del vincitore del primo Gran Premio d’India di MotoGP.

Marco Bezzecchi sulla Ducati del Team Mooney VR46 in MotoGP nel 2023
Immagine | Ansa @DaniloDiGiovanni – Fortenews.it

Quando a correre su questo tracciato era la F1, a salire sul gradino più alto del podio fu sempre e solo Sebastian Vettel, dominatore in quegli anni con la sua Red Bull (proprio in India il tedesco vinse il suo quarto titolo mondiale, ndr)

Più difficile fare pronostici, invece, su chi potrà assicurarsi il successo sulla pista indiana in MotoGP, visto l’equilibrio che quest’anno sta regnando nella classe regina del Motomondiale.

Leader della classifica piloti 2023 e Campione del Mondo in carica, Francesco Bagnaia sta ancora recuperando dal terrificante incidente che lo ha visto coinvolto nel Gran Premio di Catalogna dello scorso 3 settembre, quando nel corso del primo giro è stato catapultato improvvisamente in aria dalla sua Ducati e investito poco dopo da un incolpevole Brad Binder.

Un momento terribile, ma che fortunatamente si è risolto solamente con un grande spavento e una grande botta sulle gambe per il pilota italiano, il quale è poi tornato già in sella dieci giorni fa nel GP di San Marino, riuscendo nella straordinaria impresa di concludere la gara al terzo posto.

Non al meglio nemmeno Marco Bezzecchi, rider attualmente terzo nella classifica piloti.

Anche lui è alle prese con il recupero da una caduta rimediata sempre nel GP di Catalogna, ma a San Marino è riuscito a conquistare un secondo posto sul podio, alle spalle del solo Jorge Martin, primo inseguitore di Bagnaia nella classifica piloti.

Ora, l’obiettivo dei tre ducatisti sarà sicuramente quello di provare a vincere il primo Gran Premio d’India, così da poter realizzare qualcosa di storico.

Per farlo dovranno riuscire a imporre il proprio talento su quello di tutti gli altri agguerritissimi piloti in gara e che saranno impegnati per 24 giri su un circuito della lunghezza di 4,96 chilometri.

118,97 saranno, quindi, i chilometri totali che i piloti della MotoGP saranno chiamati a percorrere, su una pista la cui striscia d’asfalto misura 12 metri di larghezza. Abbastanza spazio per avventurarsi in qualche sorpasso e dar vita a una gara emozionante.

Passando al layout, il Buddh International Circuit presenta in totale 13 curve, di cui 8 a destra e 5 a sinistra. Il rettilineo più lungo misura, invece, 1.006 metri. Più di un chilometro!

“Il layout della pista è meraviglioso. Mi pare tutto a posto, anche l’asfalto, che è pulito e integro. Alle ultime due curve è stato fatto un ottimo lavoro [da Loris Capirossi, ndr] per la sicurezza. Sono state modificate un po’ le curve per avere punti di corda compatibili con la sicurezza”.

Ha dichiarato a Sky Sport il Team Manager della Ducati ufficiale Davide Tardozzi, subito dopo aver effettuato un giro a piedi del tracciato.

“Sono davvero entusiasta di incontrare tutti i fan in India. È sempre un bel momento quando portiamo la MotoGP in un nuovo Paese, con nuove persone e nuovi fan, per condividere il nostro sport e la nostra passione. Dovremo lavorare molto per capire tutto della pista e della nostra situazione con la moto”.

Ha spiegato, invece, Marc Marquez, determinato a ripetere in India il buon fine settimana vissuto a Misano, dove ha concluso la gara al settimo posto.

Un risultato importante per lo spagnolo all’interno di una stagione da dimenticare e che potrebbe rivelarsi anche l’ultima in sella alla sua Honda HRC.

Tornando alla pista, il fatto curioso è che il Buddh International Circuit dovrebbe ricevere l’omologazione da parte della FIM soltanto nella giornata di giovedì, motivo per cui le sessioni di prove libere del venerdì saranno le più lunghe mai viste sia per la Moto3 che per la Moto2 e la MotoGP.

Ritardi, incertezze ed equilibri ancora da trovare

Chiusa la fase europea della stagione a Misano due settimane fa, il Motomondiale sarà chiamato ora ad affrontare la trasferta asiatica più lunga di sempre.

Alex Marquez sulla Ducati del Team Gresini 2023
Immagine | Ansa @DaniloDiGiovanni – Fortenews.it

Il Gran Premio d’India sarà anche il primo di una serie di sette gare consecutive fuori dall’Europa e tutte infilate in un arco di tempo di sole nove settimane.

Una maxi-trasferta in giro per il Mondo che metterà a dura prova piloti e team, i quali hanno già dovuto risolvere diversi problemi per assicurare la propria presenza già in India.

Molteplici sono stati i ritardi burocratici e le difficoltà che il carrozzone della MotoGP è stato chiamato a superare per arrivare al circuito situato nella regione dell’Uttar Pradesh, nel sud di Nuova Delhi.

Oltre 1.500 persone, tra gli addetti ai lavori, hanno denunciato dei ritardi nel conseguimento dei visti necessari per entrare nel Paese e molti di loro sono ancora in attesa.

L’agenzia che si occupa del rilascio del visto elettronico si è dimostrata, infatti, inadeguata e impreparata, anche nell’accogliere i pagamenti necessari per ottenere i documenti richiesti.

Alcuni piloti delle categorie minori sono stati, addirittura, costretti a rimanere a casa, mentre altri sono in attesa di capire se potranno partire per l’India oppure no.

Oltre agli innumerevoli problemi legati ai visti, altra incertezza resta quella che riguarda la reale sicurezza del circuito.

Come detto in precedenza, questo dovrebbe ottenere l’omologazione dalla parte della FIM nella giornata di giovedì, ma sono ancora in molti a sollevare dubbi sulla sicurezza del tracciato.

Diverse sezioni della pista presentano, infatti, dei muretti troppo vicini all’asfalto e delle vie di fuga poco adeguate per una gara di MotoGP.

Dorna e Irta stanno lavorando, però, strenuamente per risolvere ogni tipo di problematica e permettere il regolare svolgimento del gran premio.

Se il risultato dovesse essere raggiunto, come pare sarà, la gara di Moto3 domenica scatterà alle ore 9:00, mentre quella di Moto2 alle 10:15 e quella di MotoGP alle 12:00. Orari italiani.

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