Milan, come sarà il nuovo stadio a San Donato Milanese?

Il Milan ha reso noto in un comunicato di aver presentato una proposta di Variante Urbanista al Comune di San Donato Milanese per l’area denominata “San Francesco”. Ulteriore passo avanti verso la costruzione di un nuovo stadio per i Rossoneri. Come sarà e cosa bisogna aspettarsi ora?

 

All’attacco in campo, ma anche fuori.

Nella giornata di ieri il Milan di Stefano Pioli è uscito vincitore dalla Unipol Domus di Cagliari grazie a una vittoria per 3-1 in rimonta sulla squadra di Claudio Ranieri, ma ha anche compiuto dei passi avanti nel progetto stadio.

Attraverso un comunicato ufficiale diffuso sul proprio sito e sui vari canali social del club, a pochi minuti dall’inizio della sfida poi vinta contro i sardi, la società meneghina ha annunciato di aver presentato una proposta di Variante Urbanistica per l’area denominata “San Francesco” al Comune di San Donato Milanese.

Una pratica utile a smuovere ulteriormente le acque in vista della costruzione di un nuovo stadio interamente a tinte rossonere.

Il Milan verso San Donato Milanese?

“AC Milan prosegue con determinazione nel percorso per la realizzazione di un suo nuovo stadio all’avanguardia. Oggi [martedì 27 settembre 2023, ndr] il Club ha compiuto un primo passo formale – propedeutico all’eventuale futuro avvio di un iter progettuale – presentando al Comune di San Donato Milanese una proposta di Variante Urbanistica per l’area denominata ‘San Francesco’”.

Queste le prime righe appartenenti al comunicato diffuso ieri dal Milan, il quale ha così voluto rendere noto a tutti il nuovo passo compiuto verso la realizzazione di un proprio stadio nel Comune di San Donato Milanese.

È ormai risaputo come la proprietà statunitense del Milan sia intenzionata a regalare un nuovo impianto al club, il quale potrà così godere di uno stadio di proprietà, considerato ormai da molti addetti ai lavori come indispensabile per poter trarre i massimi profitti sia a livello commerciale che sportivo.

“Obiettivo della proposta è una valorizzazione significativa dell’area, che potrebbe così beneficiare di un suo sviluppo sostenibile integrato, grazie a una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione che includono: la creazione a Sud di una nuova “Porta di Milano”; la connessione (Est-Ovest) di San Donato verso l’Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi; una più facile fruibilità e servizi per il Parco Sud; un’ordinata accessibilità al possibile futuro sito”.

Prosegue, poi, il comunicato del Milan, il quale sembra aver individuato ormai nell’area di San Donato quella giusta per la costruzione del nuovo stadio.

Dopo aver valutato altre zone, come quella milanese di “La Maura”, quella Assago-Rozzano e la città di Sesto San Giovanni, i Rossoneri si stanno concentrando ora con forza proprio su quella di San Donato Milanese, a sud di Milano.

Oltre che la costruzione di un impianto all’avanguardia, dotato di negozi, centri ristoro e aree verdi, il Milan in questa zona vorrebbe operare anche una vera e propria azione di riqualifica, implementando anche le reti infrastrutturali necessarie per muoversi con maggiore libertà, velocità ed efficacia, soprattutto nei giorni delle partite.

A spiegarlo è lo stesso club nella seconda parte del già citato comunicato:

“La proposta è studiata per creare uno snodo infrastrutturale unico sul territorio (ferrovia, metro, autostrade), su un’area urbanizzata con Piano Integrato di Intervento (P.I.I.) già approvato, rigenerando al contempo un vuoto urbano di non facile soluzione. In particolare, un fattore chiave nell’impegno ad assicurare una mobilità sostenibile e dei trasporti pubblici prevede interventi migliorativi sulla rete infrastrutturale esistente, che andrebbero a coinvolgere la stazione ferroviaria, quella metropolitana e la rete viaria, come un nuovo sistema di percorsi pedonali e ciclabili”.

Come sarà il nuovo stadio?

Qualora la proposta avanzata dal Milan dovesse risultare interessante e i negoziati dovessero, quindi, proseguire, i Rossoneri potrebbero ritrovarsi ad avviare i lavori per l’edificazione del nuovo stadio tra circa due anni.

Ciò vorrebbe dire dare l’addio al leggendario impianto di San Siro, posto ora sotto vincolo storico, e il cui futuro è ancora tutto da decidere (resta ancora possibile una pista che prevede un utilizzo dello stadio da parte di Milan e Inter, ndr).

Stadio di San Siro a Milano, visto dall'esterno
Immagine | Pixabay @dimitrisvetsikas1969 – Fortenews.it

Da stabilire restano, però, ancora i dettagli relativi alla forma che assumerà il nuovo stadio, con il Milan che ha comunque rilasciato qualche anticipazione su quella che è l’idea attuale del club:

“Per il nuovo stadio – il cui concept potrà essere presentato in una fase successiva dell’iter e non è dunque oggetto della documentazione presentata oggi – l’ipotesi progettuale prevede la costruzione di un impianto innovativo, sostenibile e multifunzionale, in grado di accogliere circa 70mila spettatori. Il progetto intende posizionarsi come il più sostenibile d’Italia e tra i più sostenibili d’Europa, attraverso l’ottenimento della certificazione LEED Gold, l’utilizzo di soluzioni ad alto risparmio energetico e di generazione di energia rinnovabile, ma anche all’implementazione di sistemi per il recupero delle acque. Sarà altresì un riferimento per accessibilità assicurando ai suoi tifosi con disabilità la possibilità di assistere ai match in sicurezza e da ogni settore. A garantire un’esperienza confortevole ed emozionante ai tifosi contribuiranno le sedute spaziose, la vicinanza degli spalti al campo da gioco, l’ampia offerta di servizi e di food & beverage”.

Il comunicato del Milan si conclude, poi, così:

“Insieme allo stadio, l’ipotesi progettuale prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel e un distretto per l’intrattenimento, nonché un Energy Center per la produzione di energia sostenibile. Elementi il cui insieme caratterizzerebbe un’area di sicuro pregio architettonico e urbanistico, con un’ampia gamma di servizi, eventi e programmi culturali, a beneficio della comunità locale e non solo”.

Un impianto che, nelle parole, ricorda quello realizzato a Londra dal Tottenham, dove vengono anche ospitati concerti internazionali e partite di football americano della NFL.

Da un punto di vista burocratico, invece, la mossa operata ieri dal Milan segue l’acquisizione della società SportLifeCity avvenuta lo scorso giugno e che ha permesso così ai Rossoneri di entrare in possesso dell’azienda che detiene la proprietà dei terreni d’interesse nel Comune di San Donato Milanese.

Un aspetto fondamentale per il Milan, visto che SportLifeCity aveva già ottenuto le autorizzazioni necessarie per destinare la zona “San Francesco” alla costruzione di un’area sportiva di 20.000 posti.

Ciò permetterà, quindi, al club milanese di mantenere la stessa destinazione d’uso, così come anche la volumetria della superficie edificabile coinvolta nel progetto: 108.000 metri quadri.

Ad aumentare sarà, invece, l’area totale dell’intervento previsto dal Milan, la quale passera da 300.000 a 460.000 metri quadri.

Non resta, quindi, che attendere i prossimi passi.

Quali? Entro due mesi il Comune di San Donato Milanese dovrà esaminare la proposta proveniente dal Milan, la quale verrà poi presentata anche in Regione Lombardia.

Qualora il progetto finale dovesse essere approvato entro la primavera del 2025, l’inizio dei lavori potrebbe essere fissato per il mese di ottobre dello stesso anno, così da consentire al club di utilizzare il nuovo stadio a partire dalla stagione calcistica 2028/29.

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