Chiese nella roccia, quali sono le più belle in Italia?

Le chiese scavate nella roccia hanno un fascino particolare, che aggiunge loro ancora più magnificenza, ma quali sono le più belle in Italia?

A strapiombo sui torrenti, incastonate nella roccia o nascoste sotto la superficie terrestre. Il motore internazionale di viaggi Skyscanner ha selezionato alcuni luoghi di fede dal fascino unico: ecco alcune chiese in Italia costruite nella roccia, incavate nella pietra o sulla vetta delle montagne che arrichiscono di luoghi incredibili il nostro Paese.

Le chiese nella roccia più belle d’Italia

Santuario di San Besso, Cogne, Valle d’Aosta. Il Santuario di San Besso in Val Soana è davvero un luogo affascinante, legato a una storia antica e circondato dalla maestosità delle Alpi. Questa suggestiva roccia monolitica e il suo santuario rappresentano un simbolo di fede e un punto di riferimento per gli escursionisti. Ogni anno, la processione dei pellegrini che raggiunge il santuario il 10 agosto aggiunge un tocco di spiritualità a questo luogo unico. È una tappa imperdibile per coloro che esplorano le bellezze naturali e storiche del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Santuario di San Besso a Cogne, una delle chiese nella roccia più belle in Italia
Foto | Skyscanner.com – Fortenews.it

Sacra di San Michele, Sant’Ambrogio da Torino, Piemonte. La Sacra di San Michele è davvero una gemma architettonica situata all’imbocco della Val di Susa, tra Italia e Francia. Questa affascinante chiesa, situata su un promontorio simile a una roccia, è un’icona del Piemonte e una delle più straordinarie testimonianze dell’architettura romanico-gotica della regione. Gestita con cura dai padri rosminiani, la sua storia affonda le radici nell’anno Mille o giù di lì. Un suggerimento per una visita indimenticabile è farlo in inverno, magari dopo una nevicata, quando la Sacra di San Michele è avvolta da un incantevole manto bianco. Allo stesso modo, visitarla al mattino, quando è circondata da un mare di nubi, aggiunge un tocco di mistero e bellezza a questo luogo straordinario.

Eremo di San Colombano, Trambileno, Trentino-Alto Adige. L’Eremo di San Colombano è davvero un miracolo architettonico che affascina e sorprende ogni visitatore. Sospeso a circa 120 metri di altezza e aggrappato a una roccia, sembra un nido di rondine che domina il corso del torrente Leno. Questo luogo sacro ha una storia avvincente, dedicato a San Colombano, il cui culto è legato alla leggenda della lotta tra il santo e un feroce drago che minacciava i bambini battezzati nelle acque del fiume sottostante. Gli affreschi originali all’interno narrano questa epica lotta tra il bene e il male. In particolare, l’immagine della Madonna e dei santi sull’altare maggiore è di grande bellezza. La data di fondazione, il 753, è incisa direttamente sulla roccia e segna l’inizio di una storia che si può esplorare attraverso i 102 gradini scavati nella parete. Questo eremo è situato a soli 3 km da Rovereto, sulla strada per Vicenza, ed è un luogo di grande suggestione.

Santuario Madonna della Corona, Spiazzi, Veneto. Il pellegrinaggio che si svolge il Venerdì Santo a Spiazzi, in provincia di Verona, è un’esperienza straordinaria. Durante questa tradizione, la statua della Madonna Addolorata viene portata in processione dalla Val d’Adige fino al Santuario della Madonna della Corona, lungo il celebre Sentiero dei Pellegrini. Questo itinerario è rinomato non solo per i paesaggi mozzafiato che offre, ma anche per la magnificenza del Santuario, incastonato nella roccia a un’altitudine di 774 metri sul livello del mare. Il Santuario della Madonna della Corona è una tappa imperdibile per chiunque visiti la zona. Custodisce una ricca collezione di opere d’arte, tra cui le sculture in marmo bianco di Carrara di Ugo Zannoni e le fusioni in bronzo di Raffaele Bonente. In particolare, la “Scenografia” di Bonente sulla parete rocciosa dell’abside è una testimonianza di magia artistica. Tra le sue meraviglie si trovano anche 167 ex-voto, con la più antica risalente al 1547, che narrano storie di miracolosi salvataggi, tra cui il caso di una donna salvata da annegamento nel fiume. Un luogo ricco di fede e arte che affascina e ispira i visitatori.

Santuario di Santa Rosalia, Palermo, Sicilia. Il Santuario di Santa Rosalia a Palermo è un luogo di grande importanza nella città, dedicato alla patrona della città stessa. Questa struttura imponente, con una facciata di un suggestivo giallo paglierino, è incastonata in una caverna naturale, situata quasi sulla cima del Monte Pellegrino, a un’altitudine di 445 metri. Per accedere al complesso, si attraversa un atrio all’aperto che conduce all’interno della grotta, considerato il “cuore” del santuario. Qui, sotto un baldacchino di lussuoso stile barocco, si trova la sacra immagine di Santa Rosalia, scolpita dal fiorentino Gregorio Tedeschi. La grotta fu il luogo in cui le ossa di Santa Rosalia furono rinvenute da un cacciatore. Oltre alla devozione per la santa, i palermitani hanno sempre considerato il Monte Pellegrino come un luogo sacro, un punto di riferimento importante per naviganti, emigranti e tutti coloro che, nel corso dei secoli, hanno posato lo sguardo su questa maestosa montagna. Un luogo che continua a ispirare e a incantare chiunque lo visiti.

Chiesa di San Pietro, Portovenere, Liguria. La Chiesa di San Pietro a Portovenere è un’autentica meraviglia architettonica incastonata su uno scoglio che cattura lo sguardo di tutti i viaggiatori che si avvicinano alla costa via mare. Questa chiesa, inizialmente apparente come una massiccia fortezza austera, è in realtà un edificio religioso che esercita un fascino unico. Il suo aspetto imponente è visibile per la prima volta dai turisti che si avvicinano alla costa a bordo del traghetto. Questo edificio religioso risale al Duecento ed è stato descritto come un “tempio cristiano” dal poeta Eugenio Montale in una delle sue poesie dedicate a Portovenere. La Chiesa di San Pietro si trova all’estremità del promontorio roccioso dell’abitato ed è raggiungibile a piedi tramite una passeggiata suggestiva che offre panorami spettacolari sul Golfo dei Poeti. Questa struttura, realizzata in stile gotico-genovese, sorge sul sito di un antico tempio dedicato a Venere, il che aggiunge un fascino storico e culturale unico al suo carattere già impressionante.

Santuario della Verna, Chiusi della Verna, Toscana. Sul maestoso “monte divotissimo, solitario e selvaggio” sorge un affascinante Santuario Francescano che fu donato al Santo d’Assisi, San Francesco, dal Conte Orlando Cattani. È in questo luogo che San Francesco ricevette le stigmate, rendendo il santuario un punto di pellegrinaggio significativo. Situato nella provincia di Arezzo, il santuario si trova immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, creando un ambiente di pace ideale per ritiri spirituali. Il villaggio più vicino al Santuario della Verna è Chiusi, da cui parte una strada selciata chiamata Ansilice. Questa strada conduce al portale d’ingresso meridionale del monastero, noto come la Porta del Martello, che si erge sulle rocce. Questa caratteristica si estende a tutto il monastero, poiché le sue mura sembrano essere integrate con i grandi massi del Monte Penna, dando l’impressione che il monastero stesso emerga dalla montagna.

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