Scoperto un nuovo e incredibile segreto nella Gioconda di Leonardo Da Vinci: il significato

La “Gioconda” di Leonardo da Vinci è sicuramente l’opera più enigmatica della storia. Oggi, a distanza di secoli, emerge un clamoroso segreto dal quadro.

Senza ombra di dubbio uno dei quadri più famosi al mondo. Quel sorriso enigmatico, i tanti misteri e le dicerie sulla sua identità e la sua genesi. Parliamo, evidentemente, della “Gioconda”, il capolavoro di Leonardo da Vinci esposto al Louvre di Parigi. Ora viene a galla un ulteriore e incredibile segreto legato alla Monna Lisa: svelato il significato oscuro.

Secreto Gioconda
Un clamoroso segreto emerge dalla Gioconda – ForteNews.it

Dipinto a olio su tavola di pioppo realizzato da Leonardo da Vinci (77 × 53 cm e 13 mm di spessore), databile al 1503-1506 circa e conservato nel Museo del Louvre di Parigi col numero 779 di catalogo. La definizione, fredda, della “Gioconda” la fa sembrare un quadro come altri. Ma, evidentemente, non è così. Non lo sarà mai. Al di là di essere un capolavoro del Rinascimento italiano.

Sulla sua identità, sulla genesi del quadro, ma anche sul luogo immortalato come sfondo, sono state fatte tante, tantissime, ipotesi. Tante le teorie, alcune delle quali anche piuttosto bislacche. Una vasta narrazione quella sul quadro più famoso di Leonardo da Vinci: non solo letteraria, ma anche teatrale, cinematografica e persino musicale.

Ricerche precedenti hanno studiato le labbra del soggetto e i muscoli della parte superiore del viso per cercare di determinare cosa potrebbe trasmettere il suo sorriso enigmatico. Oggi, a distanza di secoli dalla realizzazione di questo iconico dipinto, ecco svelato un segreto rimasto custodito per così tanto tempo.

Svelato l’oscuro segreto della Gioconda

Un minuscolo campione proveniente da un angolo nascosto della “Gioconda” di Leonardo da Vinci ha svelato un grande segreto. Utilizzando i raggi X e la spettroscopia infrarossa per analizzare la composizione chimica della miscela pittorica di Leonardo, scienziati in Francia e Gran Bretagna hanno esaminato frammenti microscopici della “Gioconda” e dell’”Ultima Cena”, un’altra delle opere più famose dell’artista.

Louvre, Gioconda
Il museo del Louvre, dove è custodita ed esposta la “Gioconda” – ForteNews.it

Ebbene, secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Chemical Society, il famoso artista dipinse il ritratto del XVI secolo utilizzando un composto di piombo non precedentemente rilevato nei dipinti del Rinascimento italiano. Le analisi avrebbero fatto emergere prove non solo di pigmento di biacca e olio nello strato sotto l’opera d’arte, ma anche di ossido di piombo, un pigmento arancione che aiutava la pittura a seccarsi e a renderla più spessa. .

Come è noto, oltre che un artista, Leonardo era anche uno scienziato. E così, secondo le ipotesi attuali, avrebbe aggiunto l’ossido di piombo per creare un sottostrato preparatorio opaco sufficientemente spesso da coprire il legno. Una scoperta molto importante anche perché nei manoscritti di Leonardo non c’è traccia di alcun appunto. Quindi gli scienziati sono partiti da zero, costruendo la loro teoria.

Una scoperta che, quindi, attesta lo spirito di sperimentazione appassionata e costante di Leonardo come pittore. Ed è per questo che l’artista italiano sarà sempre moderno e senza tempo. E chissà quanti altri misteri svelati ci regalerà in futuro il suo genio.

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