Meccanici auto, i 4 trucchi più diffusi per fregarti e farti pagare molto di più: se li conosci li eviti

Quali sono i trucchi più comuni con cui i meccanici tentano di farci sborsare molti più soldi del normale? Sono almeno 4, come riconoscerli.

A volte anche i meccanici, diciamo così, fanno i “furbetti” adeguandosi a quello che, ahinoi, sembra essere diventato un costume nazionale. Per essere ancora più chiari: cercano di fregarci per farci pagare molto di più gli interventi.

4 trucchi dei meccanici per fregarci
Meccanici, non sempre sono onesti e usano trucchetti per farci pagare di più – ForteNews.it

Possibile? Ebbene, sì. Non tutti i meccanici si comportano in maniera professionale e possono avere la tentazione di approfittarsi dei clienti che si sono rivolti a loro per risolvere i problemi della propria macchina.

Naturalmente i meccanici disonesti sono l’eccezione, non la regola. Ma è sempre meglio stare in campana e essere in grado di saper distinguere i meccanici affidabili da quelli che non lo sono. Come facciamo ad accorgerci quando un meccanico ci sta fregando?

I 4 trucchi con cui i meccanici disonesti ci fregano

Solitamente i meccanici poco professionali usano 4 trucchi per addebitarci spese molto più alte del dovuto. Il primo consiste molto semplicemente nel farci pagare per parti dell’auto non sostituite o per una manodopera mai eseguita. Insomma, il finto tagliando: un grande classico che fa leva sulla scarsa dimestichezza di gran parte di noi con motori e componenti della macchina.

Ecco come i meccanici ci fanno pagare di più
Parti non sostituite, manodopera inesistente: sono alcuni dei trucchetti per addebitarci spese molto reali però – – ForteNews.it

Col secondo trucco per fregarci si cerca di giocare d’anticipo. In che senso? Beh, ad esempio anticipando le sostituzioni dei pezzi. Come sappiamo ogni tot chilometri alcuni pezzi dell’auto vanno cambiati a causa dell’usura. Così il meccanico disonesto ci dirà, ad esempio, di sostituire dopo 70mila km una componente che magari andava cambiata sì, ma dopo 10mila km! O potrebbe dirci di dover sostituire una batteria che ha poco più di 2 anni (quando il ciclo di vita normale è di 3-4 anni).

Un altro grande classico – e siamo al trucco numero 3 – è quello della riparazione fantasma. Ovvero il meccanico che si inventa dal nulla una riparazione che però si materializza al momento di pagare il conto dell’intervento. Magari potrebbe spruzzarci del lubrificante delle sospensioni per dirci che vanno sostituiti a causa di una perdita d’olio. Perdita che naturalmente non esiste. Senza contare che potrebbe limitarsi anche a riverniciare i vecchi montanti per farceli passare come nuovi di zecca.

Infine arriviamo al quarto trucco più comune: attirare i clienti con servizi a basso costo. Un espediente non raro in un settore altamente competitivo come quello delle riparazioni auto. Il trucco della “tariffa speciale” in realtà è uno specchietto per le allodole. Serve a far entrare i clienti attirati dalla convenienza dell’offerta, salvo poi aumentare i costi vendendoci un sacco di cose di cui non avevamo bisogno.

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