I telefoni sono pericolosi? Cosa devi fare se hai un iPhone 12?

Dopo il blocco delle vendite di iPhone 12 in Francia a causa delle radiazione eccessive, vediamo se i telefoni possono essere davvero pericolosi

Il ritiro dell’iPhone 12 dal mercato francese a causa delle emissioni di onde radio ha sollevato domande legittime sulla sicurezza dei telefoni cellulari e sulle radiazioni che emettono. È importante comprendere che i telefoni cellulari emettono radiazioni non ionizzanti, come onde radio e microonde, che hanno meno energia delle radiazioni ionizzanti come i raggi X.  secondo l’ANFR, l’Agenzia francese delle radiofrequenze, emetterebbero onde radio oltre la soglia limite consigliata dall’Unione Europea, cioè di 2 watt per kg per la testa e per il tronco. L’iPhone 12 invece avrebbe un valore di 5,74 W/kg a contatto con l’orecchio, quindi più alto. Ma questo li rende davvero pericolosi? Vediamolo insieme.

Radiazioni troppe alte e stop alla vendita degli iPhone 12, ma è davvero necessario preoccuparsi in questo modo?

È importante sottolineare che il termine “radiazioni elettromagnetiche o onde elettromagnetiche” copre un’ampia gamma di onde che compongono lo spettro elettromagnetico. Queste onde includono le onde radio, le microonde, gli infrarossi, la luce visibile, gli ultravioletti, i raggi X e i raggi gamma. Ognuna di queste categorie ha diverse proprietà e utilizzi.

Le radiazioni elettromagnetiche sono una parte fondamentale della nostra vita moderna e vengono utilizzate in molteplici applicazioni, tra cui la comunicazione wireless, l’illuminazione, l’energia solare e persino in dispositivi come gli smartphone. Mentre alcune di queste radiazioni, come i raggi X e i raggi gamma, possono essere dannose a determinate dosi e in determinate circostanze, altre, come le onde radio utilizzate nei telefoni cellulari, sono considerate sicure per l’uso quotidiano.

Ragazza dolorante con cellulare appoggiato all'orecchio
Immagine | Pixabay @SIphotography – Fortenews.it

È fondamentale comprendere che le radiazioni elettromagnetiche non sono tutte uguali, e il pericolo dipende dalla loro frequenza ed energia. Per questo motivo, esistono linee guida e normative internazionali per regolamentare l’esposizione alle diverse frequenze di radiazioni elettromagnetiche al fine di garantire la sicurezza pubblica.

In sintesi, non tutte le radiazioni elettromagnetiche sono pericolose, e molte di esse sono parte integrante della nostra vita quotidiana, contribuendo a migliorare la nostra qualità di vita attraverso varie applicazioni tecnologiche. La sicurezza è garantita attraverso rigorose normative e regolamenti che stabiliscono limiti di esposizione.

Ecco, i telefoni comunicano tramite onde radio, quindi un particolare tipo di radiazioni elettromagnetiche. Più nello specifico i telefoni di seconda, terza e quarta generazione – quindi 2G, 3G e 4G emettono onde con frequenze comprese tra gli 0.7 e i 2.6 GHz, mentre i 5G usano 700 MHz e 3,7 GHz.

A prescindere dalle frequenze specifiche, il succo è che le onde a radiofrequenza, le onde radio, sono delle radiazioni non ionizzanti, cioè radiazioni con poca energia che non sono in grado di causare danni diretti al DNA delle nostre cellule.

Attenzione: si parla sempre di radiazioni ma non vanno assolutamente confuse con, ad esempio, i raggi-X o raggi gamma, che invece sono ionizzanti. Infatti, questi hanno energie molto più grandi, miliardi di volte più grandi e quindi sono in grado di danneggiare i nostri tessuti e addirittura, per le radiazioni più energetiche, il nostro DNA. Le onde radio invece, essendo molto più deboli, non possono fare nulla di tutto ciò e quindi non ci sono sufficienti prove per confermare che siano in grado, ad esempio, di causare il cancro nell’essere umano.

Il fatto che le onde radio degli smartphone non causano danno alla nostra salute è confermato anche da tutte le principali fonti autorevoli del settore, come ad esempio AIRC, se siamo in Italia, oppure dal National Cancer Institute degli Stati Uniti. Anzi proprio questi ultimi affermano che “le prove disponibili non sono sufficienti per affermare che vi sia un nesso (di causa ed effetto tra l’utilizzo del cellulare e l’insorgenza dei tumori), in particolare per i cellulari di nuova generazione. Le onde a radiofrequenza non sono in grado di indurre mutazioni ma possono provocare il riscaldamento dei tessuti a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono, come i cellulari”.

Ma in che modo questo riscaldamento può fare male alla nostra salute? È importante affrontare le preoccupazioni sulla possibile esposizione al calore generato dalle onde radio dei telefoni cellulari in modo accurato e basato sulla scienza. È vero che il cellulare può generare calore nella zona vicino all’antenna durante una chiamata, ma questo aumento di temperatura è solitamente molto limitato e non rappresenta una minaccia per la salute.

Gli studi scientifici condotti finora non hanno fornito prove convincenti che l’uso regolare e moderato dei telefoni cellulari sia direttamente correlato all’insorgenza di tumori. Tuttavia, la ricerca continua su questo argomento per garantire la massima sicurezza.

Per ridurre al minimo il calore generato durante una chiamata, è possibile adottare alcune precauzioni, come l’uso di auricolari o altoparlanti vivavoce, che riducono la necessità di tenere il telefono vicino all’orecchio. Inoltre, cercare di utilizzare il telefono in aree con un buon segnale può contribuire a ridurre la potenza di trasmissione, il che potrebbe aiutare a mantenere il calore generato a livelli più bassi.

A questo punto però qualcuno potrebbe dire “ma io ho letto che ci sono stati casi di tumori per colpa dei cellulari”.

È giusto, quindi, sottolineare che finora non è stata stabilita in modo inequivocabile una correlazione tra l’uso dei telefoni cellulari e l’insorgenza di tumori. È importante, però, tenere conto dei fattori specifici coinvolti nei casi di tumori benigni rari al nervo trigemino o acustico, ovvero:

1) La correlazione tra l’uso del cellulare e questi tumori non è stata ancora confermata in modo definitivo dalla ricerca scientifica. Gli studi condotti finora non hanno fornito prove chiare di un legame causale.

2) Inoltre, è importante notare che i casi in cui sono stati osservati questi tumori sono estremamente rari e spesso coinvolgono l’uso di cellulari di vecchie generazioni che emettevano onde radio a frequenze più elevate rispetto ai moderni smartphone. Inoltre, la durata e l’intensità dell’uso erano molto superiori alla media.

In generale, la maggior parte degli studi epidemiologici condotti finora non ha riscontrato un aumento significativo del rischio di tumori associato all’uso dei telefoni cellulari. Tuttavia, la ricerca continua a monitorare questa area per garantire la sicurezza dei dispositivi. Nel frattempo, è prudente seguire le linee guida per un utilizzo sicuro dei telefoni cellulari e ridurre al minimo l’esposizione potenziale alle radiazioni.

La dose, come in tutte le cose, è fondamentale. Ridurre al minimo l’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza è una buona pratica per ridurre al minimo il riscaldamento potenziale dell’orecchio o di altre parti del corpo.

La classificazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dei campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibilmente cancerogeni per gli esseri umani” (Gruppo 2B) è importante da comprendere. Questa classificazione indica che attualmente non ci sono prove scientifiche sufficienti per stabilire un chiaro rapporto di causa ed effetto tra l’esposizione a questi campi e il cancro. In altre parole, ci potrebbero essere incertezze o lacune nei dati di ricerca che richiedono ulteriori indagini.

È importante notare che la classificazione 2B mette i campi elettromagnetici a radiofrequenza nello stesso gruppo di altre sostanze come l’aloe vera o l’aspartame, che hanno potenziali rischi, ma non sono considerate altamente cancerogene. Tuttavia, è importante continuare a monitorare la ricerca in questo campo e aderire alle linee guida sulla sicurezza dei dispositivi elettronici per ridurre l’esposizione quando possibile.

Ma cosa fare quindi con il proprio iPhone 12? Se il problema è solamente il calore, perchè in Francia è stato ritirato? Il valore SAR (Tasso Specifico di Assorbimento) è ciò che ha portato al ritiro degli iPhone 12 in Francia. Questo valore misura la quantità di energia delle onde radiofrequenza assorbite dai tessuti del corpo umano quando si utilizza un dispositivo mobile, come uno smartphone. Le raccomandazioni UE stabiliscono limiti per il SAR a scopo precauzionale, ma non indicano necessariamente che superare leggermente questi limiti comporti automaticamente danni.

In Francia, questi valori UE sono diventati legge, e poiché gli iPhone 12 superavano il limite di SAR specifico del corpo, sono stati ritirati dal mercato francese in conformità con questa legge.

Tuttavia, come è stato sottolineato, in altri paesi, come l’Italia, questi valori raccomandati dall’UE potrebbero non essere legge. Pertanto, il ritiro in Francia non implica automaticamente che gli iPhone 12 siano pericolosi o dannosi. È importante considerare questi limiti come precauzionali e basati su raccomandazioni scientifiche.

In generale, la cautela nell’uso dei dispositivi mobili è sempre una buona pratica, ma non ci sono evidenze scientifiche conclusive che suggeriscano un rischio significativo per la salute associato all’uso dei dispositivi mobili nei limiti dei valori di SAR raccomandati.

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