Comisso-Gasperini, storia di una rivalità: ecco com’è nata

Da anni ormai tra Comisso e Gasperini non scorre buon sangue. Una rivalità che di anno in anno si rinnova e che sembra avere un episodio scatenante…

Negli ultimi anni l’Atalanta sembra aver lasciato il ruolo di provinciale, abituata a fare da ascensore tra la Serie A e la Serie B, e grazie al lavoro della famiglia Percassi e del tecnico Gian Piero Gasperini si è ritagliata uno spazio al tavolo delle grandi. Ottimi piazzamenti in campionato e notevoli campagne europee l’hanno fatta balzare, di diritto, tra le regine della Serie A. Una crescita che si è scontrata con le ambizioni di un’altra società, la Fiorentina, che, abituata ad arrivare spesso e volentieri davanti agli orobici, si è invece trovata ad inseguire. È nata, o meglio si è rafforzata, così una rivalità che ogni anno si ripresenta. Rivalità che sembra avere due esponenti di spicco, da una parte e dall’altra. Per i viola c’è, infatti, il presidente Rocco Comisso. Per la Dea c’è, invece, proprio mister Gasperini.

Comisso-Gasperini ancora allo scontro

Fiorentina ed Atalanta si sono incontrate pochi giorni fa, per la quarta giornata. Ad avere la meglio sul campo sono stati i viola, che si sono imposti per 3-2. La gara, giocata al Franchi di Firenze, è stata come sempre caratterizzata da un clima infuocato e da numerosi insulti e cori contro Gasperini. A fine gara, il presidente Comisso è stato intercettato fuori dallo stadio e, ancora una volta, non ha avuto parole al miele per Gasperini, mandandolo, in sostanza, a quel paese. Un atteggiamento che ha fatto parecchio discutere e che non ha fatto altro che alzare di nuovo i già aspri toni della contesa. Lo stesso Comisso, in risposta alle polemiche scatenate, è poi tornato sull’episodio dicendo: “Ero con ragazzi come voi, qualcuno ha fatto una domanda e ho preso la difesa dei fiorentini. Ho fatto meno danno io che me la sono presa solo con lui che lui che se l’è presa con tutti i fiorentini. Non so se ci sarà possibilità di chiarire. La pietra sopra la devono mettere altri“. Insomma, non di certo parole di chi cerca di fare pace.

Fiorentina
Immagine | Lapresse – Fortenews.it

Allo stesso tempo, anche Gasperini, in risposta a una domanda su quanto accaduto, si è espresso in maniera chiara: “Commisso è un maleducato, tutte le volte che apre bocca è come scoperchiare un tombino. Non voglio neanche rispondergli, ho sempre difeso l’Atalanta e non ho mai offeso nessuno – ha detto il mister – Lui fa così con tutti. Io apro bocca solo per difendere l’Atalanta su cose clamorose“.

Da dove nasce questa rivalità?

Ma, al di là della rivalità tra Fiorentina ed Atalanta, da dove nasce l’astio tra Comisso e Gasperini? Tutto sembra avere una precisa data di inizio. Si deve, però, tornare indietro di cinque anni. Era il 2018 e la sfida tra Fiorentina ed Atalanta venne decisa da un rigore molto dubbio fischiato a Chiesa, allora in maglia viola. A fine gara Gasperini, come sua abitudine, non le mandò di certo a dire: “Penso che la partita sia stata condizionata dall’episodio da rigore e su quello la Fiorentina ha costruito la vittoria – sottolinetò il tecnico di Grugliasco – Quello di oggi è un rigore inconcepibile e ci poteva stare senza VAR, ma non oggi. Chiesa simula e ha l’abitudine di fare questi gesti, ora deve cominciare a pagarli“.

Parole che non vennere particolarmente apprezzate, per usare un eufemismo, da Rocco Comisso e che diedero in qualche modo il via alla rivalità tra i due, ma non solo. A quelle parole è dovuto anche l’astio generale che la piazza di Firenze nutre nei confronti di Gasperini, che si tramuta, a ogni gara giocata al Franchi, in una selva di insulti. Quest’anno, alla società viola, le parole pesanti volate dalla tribuna sono costate 5mila euro.

Anche su quell’episodio, visto da molti come la causa scatenante di tutto l’astio, è tornato Gian Piero Gasperini. “Se è tutto nato dalle mie osservazioni di allora su Chiesa, andate a rivedervi l’episodio che parla chiaro e fatelo rivedere a Commisso“, ha tagliato contro l’allenatore dell’Atalanta. Appuntamento, quindi, alla gara di ritorno, in programma nel fine settimana del 17 marzo. Chissà, se anche in quel caso, si scriverà un nuovo capitolo di questa rivalità.

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